lunedì 29 giugno 2015

E3 2015, finalmente

Sì, uscire con un post sull’E3 così tanto tempo dopo la fine dell’E3 non è esattamente quello che si intende con “stare sul pezzo” ma, del resto, come ho ripetuto più e più volte, questo non è un sito di informazione. È un sito in cui la gente posta le sue opinioni, e non è mai troppo tardi per esprimere un’opinione. Questa potete pure scriverla sui baci Perugina, grazie.
Comunque, E3 2015, come da titolo, finalmente. Cosa è piaciuto (e cosa ha fatto piangere – per i motivi sbagliati) al sottoscritto? Cliccate qua sotto e lo scoprirete.
Click baiting, la nuova frontiera dei blog senza introiti.





DISHONORED 2: GOOD!
Chi ha letto, a suo tempo, la mia recensione su Dishonored, ricorderà come io abbia apprezzato questo titolo, in particolare per il feeling da killer ninja che riusciva a trasmettere dai polpastrelli fino al midollo encefalico. La notizia di un seguito, per quanto prevedibile, è dunque ben accetta: si sono visti poteri nuovi e poteri vecchi, poteri nuovi che fanno la stessa cosa che facevano i poteri vecchi, ma soprattutto una protagonista interessante, almeno per chi ha giocato il primo Dishonored. Da tenere d’occhio.



FALLOUT 4: GOOD!
Un inizio scoppiettate per Bethesda che, ancor prima di presentare Dishonored 2, ci stupisce con Fallout 4. Che dire del mio rapporto con Fallout? Personalmente ho giocato il terzo capitolo, e l’ho trovato un’idea ambiziosa e accattivante, ma mal implementata. Più o meno come tutti i giochi Bethesda. Troppi bug, troppa dispersività, trama raccontata malissimo. Fallout 4 sembra promettere di risolvere… neanche uno di questi problemi. Però quel suo lato gestionale in cui bisogna costruire varie strutture come case e villaggi, unito a un’esperienza di puro RPG, è una cosa che non mi capitava sotto mano dai tempi del bellissimo Dark Chronicle (o Dark Cloud 2) su PS2, anche se in un modo totalmente diverso, ed è una cosa che proverei volentieri. Quindi, fiducia per Bethesda.



SHENMUE III: MMH, ‘K.
Sì, lo so. Shenmue III è stato uno dei tre annunci bomba della conferenza Sony, ma, ad essere sinceri, non ho potuto fare a meno di accoglierlo con un sonoro “Meh”. Non per odio nei confronti dell’autore Yu Suzuki (che comunque dava l’idea di non sapere dove si trovasse), non per odio nei confronti della saga, ma semplicemente perché quella di Shenmue è una serie nata e morta (almeno fino a quest’anno) sul Dreamcast, in un periodo della mia vita in cui io, un Dreamcast, non sapevo neanche cosa fosse.
Interessato, certo, soprattutto per gli animi che un titolo del genere riesce a smuovere, ma difficilmente ne attenderò l’uscita con impazienza. Oltretutto, il fatto che sia stato lanciato su Kickstarter non fa ben sperare: Sony non ha avuto una grande fiducia nel progetto?



NIENTE ZELDA WIIU: AH, C’MON!
L’assenza di un titolo di spicco come Zelda WiiU è solo la ciliegina su quell’enorme torta di escrementi che è stata la conferenza Nintendo. E sì, sapevo che Nintendo ne aveva annunciato l’assenza pochi giorni prima dell’E3.
Ma diciamocelo, il nuovo Zelda l’avremmo voluto vedere tutti e, sotto sotto, un po’ ci aspettavamo che Nintendo facesse il mega scherzone. Solo che no, niente mega scherzone. Beh, almeno la Nintendo ha mostrato altra carne al fuoco, no? No.



KINGDOM HEARTS III: MMH, ‘K.
Fermi tutti.
Non sono impazzito, continuo ad attendere il terzo capitolo di Kingdom Hearts come il Messia videoludico… e questo video di gameplay mi ha sì emozionato, ma non abbastanza. Il fatto che il filmato si apra con due giovani Eraqus e Xehanort che giocano a scacchi fa ben sperare che la storia si concentri un po’ meno su quel disgraziato di Sora e lasci il dovuto spazio agli altri personaggi, di gran lunga più interessanti.
Il gameplay, però, per quanto interessante (ho sempre apprezzato come ogni capitolo introduca nuove meccaniche) mi sembra ancora poco “definitivo” e da l’idea di un gioco ancora in fase embrionale. Non c’è da stupirsi, dato che Tetsuya Nomura è alle prese con 2000 progetti diversi, ma i tempi tipici della Square spaventano me e dovrebbero spaventare un po’ tutti. Volete un pronostico?
Natale 2018.




THE LAST GUARDIAN: GOOD!
Un altro dei tre annunci bomba della conferenza Sony, nonché titolo di apertura, è la resurrezione del progetto “The Last Guardian”, terzo gioco di Fumito Ueda, noto ai fan come “il poeta dei poeti”. Pur non provando erezioni particolari per quest’uomo, attendo The Last Guardian con piacere, e del video mi è piaciuto molto come gli sviluppatori si siano concentrati sul rendere i personaggi il più “vivi” possibile.
Il gameplay non mostra niente di particolarmente nuovo, se non il fatto interessante che comunicare con il “cucciolo” non sia affatto facile, né immediato. Del resto, addestrare un cane richiede molto, molto tempo.




METROID PRIME FEDERATION FORCE: AAH, C’MON!
Sì, sono uno di quelli che volevano un nuovo Metroid annunciato all’E3.
Sì, sono uno di quelli che lo sta ancora aspettando.
C’è poco da dire, io semplicemente farò finta di non aver visto questa… cosa che porta casualmente il nome “Metroid”. E mi riferisco sia al minigioco calcistico, sia al nuovo Metroid vero e proprio, quello con i soldatini degli Happy Meal.




HORIZON ZERO DAWN: GOOD!
Una nuova IP davvero interessante.
Non capisco come mai tutti associno la protagonista a Ygritte di Game of Thrones. Cosa, solo perché è rossa, ha le trecce e va in giro con un arco e vestita da donna delle caverne? Voi non sapete niente.
Comunque, molto interessante l’approccio nel combattimento contro i robot-dinosauri (che già per il concetto stesso di “robot-dinosauri” sono una cosa fighissima), interessante la protagonista, che sembra davvero tosta e simpatica, interessante l’uso dell’arco… insomma, da tenere d’occhio.



UNCHARTED 4: GOOD!
Naughty Dog difficilmente delude i suoi polli.
E neanche quest’anno torna a casa con la coda tra le gambe, grazie a un video di gameplay che ci mostra una movimentata fase di guida, piena di cose che esplodono e si distruggono, in puro stile Uncharted. A parte l’introduzione dei veicoli, non promette di essere particolarmente innovativo, ma in fondo a noi piace così, no?



LA CONFERENZA NINTENDO: AAH, C’MON!
Ormai deve essersi capito: sono davvero deluso (come molti, del resto) dal Nintendo Digital Event di quest’anno. Una presentazione che sembra dare più spazio ai pur simpatici siparietti delle personalità di spicco della grande N, piuttosto che ai giochi, che, in una fiera di videogiochi, dovrebbero essere i veri protagonisti. Eppure, Nintendo ci ha propinato interminabili minuti di gente che parla e dice cose, un sacco di tempo dedicato a Yoshi’s Woolly World (titolo che non aveva davvero bisogno di altra pubblicità), un sacco di tempo dedicato all’ibrido tra Animal Crossing e Mario Party, un sacco di tempo dedicato a Mario Maker e a quegli stracazzo (perdonatemi) di Amiibo. E poi? Niente Zelda WiiU, nessun nuovo Mario “importante”, nessun nuovo Metroid (sì, nessun nuovo Metrod, continuiamo a ripeterlo e forse si avvererà)… nessun gioco “da E3”, salvo rari casi come il nuovo StarFox (di cui comunque personalmente… fregacazzi), il nuovo Zelda per 3DS che non fa rumore come lo farebbe quello per WiiU, e il nuovo Mario & Luigi (forse il titolo che mi ha interessato di più).
Un anno da dimenticare per Nintendo, che chiude il suo Digital Event con una banda di gente presa per strada che suona…strumenti. Mentre la gente in sala tira i pomodori.




FINAL FANTASY VII REMAKE: GOOD!
Non me ne sono dimenticato. A chiudere il sacro trittico della conferenza Sony (la mia preferita, diciamolo chiaramente) ci pensa un gioco che chiaramente non è stato ancora nemmeno iniziato (è un bene: domani potrei svegliarmi e scoprire di essere il Lead Game Designer, if you know what I mean) ma che ha scaldato più cuori di un taralluccio inzuppato nel latte.
Final Fantasy VII Remake è quel gioco che, francamente, mi stupisco la Square non abbia realizzato anni fa. Perché, praticamente, è come se avesse già venduto venti fantastiliardi di copie. La gente lo chiede da anni, petizioni sono nate, morte e risorte a vagonate, i fan erano disposti a tagliarsi, pur di vederlo. Beh, meglio tardi che mai. Sono curioso di vedere come porteranno nel 2022 (e sono ottimista) una storia del ’96 fatta per il ’96.




NO MAN’S SKY: MMH, ‘K.
Seppur centellinate, le informazioni su cosa cacchio sia No Man’s Sky stanno arrivando e ci stanno permettendo di capire, poco alla volta, di che si tratti. Sappiamo che si partirà dagli estremi della galassia e l’obiettivo sarà arrivare al “centro”, ci sarà una progressione di difficoltà e per proseguire sarà necessario potenziare se stessi e la propria navicella. Il tutto sarà molto basato sull’esplorazione, con un numero di pianeti che, come abbiamo visto all’E3, in una scala da “due o tre” a “un miliardo” raggiunge il livello “sticazzi”.

Il problema è che tutta questa storia sembra promettere poco di veramente divertente. Ma ormai l’ho capito: bisogna rassegnarsi al fatto che di No Man’s Sky sapremo esattamente cosa sia solo nel momento in cui lo giocheremo.

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