lunedì 2 marzo 2015

La Terra Di Mezzo: L'Ombra Di Mordor... Tessssssoooroooo

Piattaforme: PC, Ps4, Xbox One, Ps3, Xbox 360

Genere: Action Adventure

Sviluppatore: Monolith Interactive

Data Di Uscita: 3 Ottobre 2014

Giocato su PS4

Ok il titolo in italiano è un pugno nei maroni, ma che ci vogliamo fare, adattiamoci.
Non sono molte le persone soddisfatte della nuova generazione di console. Tralasciando la questione giochi, di cui ormai è quasi ridicolo lamentarsene, si sente la mancanza di innovazione, di quel qualcosa in più, sia a livello tecnico che di gameplay, che ha sempre contraddistinto ogni console prima delle attuali. La Terra Di Mezzo: L’Ombra Di Mordor, è uno degli esempi più adatti per rafforzare il concetto appena esplicato. Ciononostante, rimane uno dei titoli più curati della current gen (che poi è anche su old gen, ma vabbè), dimostrando che un videogioco può essere divertente e di alta qualità senza necessariamente essere originale.




Bipolarismo
Vestiremo i panni di Talion, un capitano col compito di difendere una fortezza nella Terra Di Mezzo, ma che progetta di andarsene con la sua famiglia in un posto sicuro. Le cose naturalmente non vanno per il verso giusto: a seguito di un attacco da parte degli Uruk, viene preso e costretto a guardare la sua famiglia mentre viene sgozzata da un uomo misterioso. Il rituale farà in modo che Talion rimanga in vita grazie ad uno spirito misterioso che gli garantisce un potere che solo un essere né vivo né morto può avere. L’unico modo per separarsi ed ottenere quindi la pace eterna sarà uccidere i responsabili della sua tragedia.
Come intuibile la trama non è poi così elaborata da poter considerarla un capolavoro, ma bisogna ringraziare l’ottima narrativa se si lascia seguire senza mai annoiare. Talion e le sue vicende sono inventate ed adattate in un mondo talmente complesso che inserire nuovi personaggi e vicende senza forzature è un’impresa, eppure i Monolith sono riusciti nell'intento (o almeno quasi), senza dimenticarsi di inserire i personaggi più rilevanti dei romanzi. L’unica cosa da sottolineare è la longevità della campagna principale, di appena 8 ore. Fortunatamente le quest secondarie sono altrettanto curate (in alcuni casi anche di più). Le varie missioni stealth, d’assalto o cecchinaggio(con l'arco) atte a migliorare le vostre armi, le missioni di salvataggio schiavi e le lotte di potere vi spingeranno giocare molto più di 8 ore, considerate che abbiamo raggiunto il 60% in 16 ore.


Un pizzico di questo e di quello, amalgamato con qualcosa di mio.
Non c’è molto da dire sul gameplay: siamo davanti al combat system degli Arkham, migliorato ed adattato al mondo gioco, e al free running di Assassins Creed con annesse torri d’osservazione che sbloccano missioni secondarie, oltre ad essere utili per il fast travel.
Gli elementi GDR sono volti a sbloccare skills sia attive che passive utili per rendere sempre più pericoloso il nostro alterego, ma ciò che differenzia questo prodotto è il Nemesis System, curato nel minimo dettaglio.
Grosso modo tutto quello che ci verrà chiesto di fare è indebolire l’esercito di Sauron, così da scalare i ranghi avvicinandoci sempre di più a coloro che hanno ucciso la nostra famiglia. Il modo migliore è naturalmente colpire i luogotenenti Uruk, generati randomicamente, ognuno con debolezze e forze specifiche. Se è conveniente uccidere un orco furtivamente, un altro potrebbe essere immune agli attacchi stealth, ma debole contro gli attacchi a distanza, o ancora può avere paura del fuoco o delle mosche, può scappare se in difficoltà o arrabbiarsi diventando più resistente e così via. Questa diversificazione rende ogni scontro diverso dall’altro, generando delle vere e proprie boss fight.
Non è tutto qui: per evitare la monotonia verso metà campagna sarà possibile controllare la mente degli Uruk così da avere infiltrati tra le fila dell’Oscuro Signore, mandandoli letteralmente a lottare contro altri luogotenenti, evitando di sporcarsi le mani direttamente, fino a farli arrivare al grado di capitano.
Ogni capitano ucciso inoltre dropperà rune utili a migliorare il nostro arsenale.


Chef Tony
Tecnicamente parlando si difende bene, ma non fraintendeteci, si tratta pur sempre di un titolo cross gen e qualche bug legato al movimento è inevitabile (per inciso, qualche compenetrazione poligonale).  Ottima la realizzazione dei volti e degli orchi, meno buona la qualità degli ambienti. Ciò che stupisce è il design degli orchi e le animazioni di combattimento: fluide e belle da vedere. I colpi di grazia in particolare sono una vera gioia per gli occhi, come anche la decapitazione o le altre cruenti morti che i poveri Uruk dovranno subire. L’audio è anch'esso di ottima fattura, con un doppiaggio tutto sommato di buon livello, delle cantilene orchesche personali per ogni capitano ed una colonna sonora inserita sapientemente.



TIRANDO LE SOMME
La Terra Di Mezzo: L’ Ombra di Mordor riesce a mescolare sapientemente le meccaniche degli arkham e degli assassini, amalgamandole con il Nemesis System, un sistema sufficientemente efficace da consigliare l’acquisto a chiunque ami il genere. Purtroppo il forte senso di de ja vù e la campagna poco longeva può far storcere il naso ai videogiocatori più esigenti, ma il lavoro che Monolith ha svolto è tale da consigliarvi di chiudere un occhio e di giocare ad uno dei più classici esempi di un gioco divertente ma poco innovativo.



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Pregi:
-Nemesis System ben calcolato
-Gameplay solido
-Buona narrativa ed atmosfera

Difetti:
-Forte senso di De ja vù
-Campagna poco longeva




Voto: 8

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