sabato 11 gennaio 2014

Zelda: A Link between Worlds, un link tra generazioni

Devo ammetterlo, fino a quando non ho messo mano su A Link between Worlds, ero dubbioso. Non sul fatto che fosse un titolo valido, quanto sul fatto che, da una console come il 3DS, mi aspettavo qualcosa di nuovo, qualcosa di più... originale.
A Link between Worlds non è lo Zelda più originale del mondo, no, ma riesce in una sfida che credevo quasi impossibile: portare, nel 2013, un gioco di oltre vent'anni prima, senza apparire "vecchio".



Chiariamo una cosa: chi non avesse giocato A Link to the Past può stare tranquillo: il gioco è totalmente comprensibile a chiunque; i riferimenti al predecessore per SNES non sono importanti ai fini della trama. Quindi fiondatevi tranquillamente a comprare il miglior gioco per 3DS attualmente in circolazione - ops, spoiler!


Che dire, se non quello che dico sempre di ogni capitolo della saga: è il solito Zelda, ma non è il solito Zelda.
Ci sono gli elementi classici (duneon, strumenti, vai a caso per il mondo cercando cose da fare) e ci sono gli elementi nuovi (possibilità di trasformarsi in dipinto, dungeon affrontabili in qualsiasi ordine, funzioni StreetPass), il tutto ben mescolato ed equilibrato come solo uno Zelda può essere, nonché studiato per essere portatile, dato che di console portatili stiamo parlando. I dungeon riescono ad essere impegnativi pur essendo in "formato mini" per adattarsi ad una console che in teoria il giocatore potrebbe portare con sé in giro.


C'è tutto quello che un appassionato si può aspettare di trovare: missioni secondarie, oggetti nascosti, dungeon impegnativi (e devo dire che, tolti i primi, non sono affatto banali) e una certa atmosfera di epicità, sin da quando iniziamo a girare per il mondo con il main theme della serie in sottofondo. Il titolo "A Link between Worlds" non si riferisce solo al fatto che, durante il gioco, è possibile visitare una dimensione alternativa (chiamata Lorule), ma anche al fatto che questo capitolo rappresenta un collegamento tra ciò che era la saga PRIMA (con A Link to the Past) e ciò che è ADESSO. Un omaggio al passato, per proiettarsi magari verso un futuro di cambiamenti, che si spera arriveranno con WiiU. E no, non mi riferisco ad Hyrule Warriors.


Che altro aggiungere... è imbarazzante, ma la recensione potrebbe terminare tranquillamente qui. A Link between Worlds si rivela essere il nuovo capitolo di una saga che, da ormai 26 anni, riesce ancora a conservare la sua essenza e al tempo stesso rinnovarsi, introducendo idee di gameplay fresche e ben studiate. Zelda è la saga che ci fa divertire da anni, sempre allo stesso modo, eppure sempre in modi diversi. L'unico aspetto negativo, è che prima o poi finisce. Zelda è l'avventura standard, da cui ogni gioco dovrebbe prendere spunto.

VOTO: 9,5
Un po' indeciso su questa storia che i dungeon possono essere affrontati nell'ordine che si preferisce, ma via, resta comunque il miglior gioco a cui abbia giocato su 3DS.

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