martedì 17 dicembre 2013

The Last of MAMMA MIA Us

Per decidere che The Last of Us sarebbe stato promosso con il massimo dei voti mi sono bastate le prime 2-3 ore di gioco, sulle 20 totali di durata della mia partita. Oddio, a dire il vero è bastato il prologo, ma dato che si gioca poco in quella fase ho preferito trattenere la scimmia e vedere un po' di più.
Un giudizio preso subito, d'istinto, ma non tradito per tutto il gioco, e non perché The Last of Us sia un qualcosa di mai visto prima, anzi. Eppure l'ultima fatica di Naughty Dog si porta a casa un 10 pieno perché, pur non essendo un gioco mai visto, è "semplicemente" un gioco fatto da dio.



Nota: giocato a livello Difficile (tra l'altro si consiglia fortemente a chi cerca un po' di sfida)


Si era parlato del prologo, poco fa. Un prologo semplice, lineare, poco da fare e tanto da vedere, eppure perfetto per calare il giocatore nell'atmosfera post-apocalittica che ultimamente va tanto di moda. Oltre ad essere recitato in maniera impeccabile dagli attori ingaggiati per il motion capture, ad avere quel graficone che ormai è lo standard Naughty Dog, riesce a essere indimenticabile, pur avendolo visto mille altre volte in mille altre storie, senza dimenticarsi di semi-citare "La Guerra dei Mondi".


Ma dopo il prologo si comincia a giocare seriamente, entrando nel vivo poco per volta, mentre veniamo accompagnati dolcemente, una meccanica di gameplay alla volta, all'interno di una delle esperienze stealth più profonde che si possano trovare su PS3. Questo non solo per la varietà di strumenti che abbiamo a disposizione e la conseguente varietà di strategie da scegliere, ma anche (e soprattutto) per la notevole intelligenza artificiale dei nemici, sia che essi siano umani, sia che siano infetti. Fin dai primi momenti si nota come i nemici siano imprevedibili e, soprattutto, abbiano la brutta abitudine di girare spesso in gruppi.
Umani, clicker o runner, ogni categoria ha le sue ben definite caratteristiche e necessita quindi di una strategia diversa per fare piazza pulita... o per passare inosservati. 


Perché non dimentichiamoci che The Last of Us è anche un survival. E, finalmente, come nei vecchi Resident Evil, combattere è spesso inutile o addirittura dannoso. Molte volte è meglio sgattaiolare in silenzio in mezzo ai clicker (molto miopi, poveretti) per risparmiare risorse.


La trama è standard. Niente di inedito in una storia di zombie, anche perché le storie di zombie hanno detto ormai tutto. L'unico modo che ha un racconto post-apocalittico con gli zombie di sfondare è semplicemente quello di essere ben raccontato. E la storia di The Last of Us, con quel finale non proprio banale, è ben raccontata e soprattutto in grado di trasmettere emozioni.
Aggiungete degli effetti sonori di grande atmosfera e degli scenari così curati e vasti da nascondere la totale linearità del percorso, pieni di collezionabili da raccogliere, e avrete una delle migliori esclusive PS3 disponibili sul mercato. 


Perché alla fine per fare un buono stealth/survival basta relativamente poco: ambienti vasti ricchi di nascondigli, strumenti diversificati per elaborare nuove strategie e nemici intelligenti. Basta poco, eppure in pochi sviluppatori lo fanno, e soprattutto in pochi fanno tutte queste cose insieme, ma Naughty Dog rappresenta un'eccezione. 


A voler cercare proprio il pelo nell'uovo, c'è stata una fase di gioco che ho dovuto ripetere un'infinità di volte perché l'I.A. degli alleati, a differenza di quella dei nemici, è un po' carente. 
Siccome l'alleato non può compromettere il gioco, gli sviluppatori l'hanno reso invisibile e inudibile ai nemici. Per questo, talvolta, si può vedere un pirla che corre come un matto in mezzo a un'orda di clicker che non possono vederlo né sentirlo. Questo, oltre a essere un po' spiacevole alla vista, causa anche problemi quando, specialmente in quella fase, l'alleato "spingeva" il modello del nemico in modo da farlo finire proprio davanti a me. Fortunatamente quello dello sposta-nemici è un fenomeno in cui sono incappato solo in quella precisa fase, e non basta a intaccare l'ottimo giudizio su The Last of Us.

VOTO: 10


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