giovedì 26 dicembre 2013

Pokémon Y, un sogno infranto

Quella dei Pokémon è forse la saga a cui sono più affezionato. Ed essendo figlio degli anni '90, difficilmente sarebbe potuto essere altrimenti. Pokémon, icona videoludica (e non solo) di quei dieci anni che precedettero il terzo millennio, sotto il cui nome nacquero alcuni dei giochi più bellissimi mai realizzati non solo da Nintendo, ma dalle Software House tutte. C'è un motivo se il mio gioco preferito in assoluto, quello a cui sono più affezionato, a distanza di anni resta Pokémon Cristallo.
Pokémon, il brand che vanta una serie costante di grandi successi e di voti da capogiro sin dal primo capitolo, il brand che non mi ha mai deluso. Almeno fino a Pokémon Y.


Non è che Pokémon Y sia un brutto capitolo di Pokémon. Anzi, le novità interessanti ci sono: nuove specie (of course), nuove evoluzioni, le MEGAevoluzioni, il super-allenamento e la possibilità di masturbare il tuo pokémon. Il vero problema di X e Y sta nelle meccaniche.


Perché quello che si nasconde sotto la (bellissima eh, ci mancherebbe) nuova grafica 3D che delinea la più bella regione mai vista nella serie, è un gioco piatto, lineare, banale, facile e, udite udite, povero di possibilità.
Perché in Pokémon X/Y, se non seguire la (ridicola) trama con il colpo di scena del cattivo che più telefonato di così non poteva essere, c'è davvero poco da fare. A parte completare il pokédex.


E, dopo ben sei generazioni di pokémon, catturarne più di 600 comincia a diventare noiosetto e poco proponibile, ma almeno gli sviluppatori si sono messi d'impegno e hanno fatto in modo che la maggior parte di essi fossero trovabili nei classici incontri casuali nell'erba alta. Per chi ama "acchiapparli tutti", insomma, si può fare.


Ma per chi ama combattere, esplorare, battere i capipalestra... non ci siamo. Passi che le prime battaglie sono al limite del facile, ma quando ti ritrovi a battere il settimo capo-palestra sconfiggendo tutti i suoi pokémon con un colpo solo, a guadagnare un'infinità di punti esperienza grazie al Condiv. Esp. che si estende su tutta la squadra, a catturare il leggendario del gioco alla seconda Ultra Ball... semplicemente perdi interesse. Nessun interesse a completare il gioco, nessun interesse a sconfiggere il Team Flare, nessun interesse a battere la Lega Pokémon, nessun interesse a battere i capi-palestra. Ed è per questo che da settimane sono fermo a poco prima dell'ottava palestra, con zero voglia di continuare. Mi dispiace ammetterlo, ma con Pokémon non mi era mai successo. 


E le megaevoluzioni? Si rivelano ben presto poco utili, dato che comunque, tenendo attivato il condivisore di esperienza, si alleva una squadra di belve in grado di spazzare via qualunque avversario senza l'uso di megapietre. 
E oltretutto, nessun segno di una qualche competizione del tipo "gare pokémon" o di qualsiasi altra cosa opzionale. È vero che non sono ancora arrivato al post-game ma il solo fatto di non avere più interesse a farlo è già una grave sconfitta per Y.


Insomma, si spera che X/Y non rappresentino l'inizio della fine della serie Pokémon. Dal prossimo capitolo spero sinceramente in un aumento di spessore sia nella trama (magari ai livelli di Bianco/Nero) sia soprattutto nei combattimenti (ho i brividi se ripenso ai combattimenti contro il team Flare, fatto di reclute imbecilli fotocopiate) e, perché no, con qualche segreto in più.
La mia impressione è che, mentre tutti pensano che Nintendo sforni solo prodotti per bambini, Nintendo si stia impegnando per dimostrare che è vero. 
VOTO: 5

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